La Composizione Corporea

Data

Condividi

 

La composizione corporea. Perché come siamo fatti è più importante di quanto pesiamo?

 

Ancora una volta, per decidere quale argomento very HOT affrontare, passo in rassegna tutte le domande esistenziali che nel tempo mi hanno afflitto nelle notti insonni. Una di queste, appunto, era: ma perché quel dannato numero che leggo sulla bilancia ogni sciagurata volta che ci salgo sopra è sempre lontanissimo dalle mie aspettative e quasi mai rappresentativo dello sforzo e dei centimetri che ho perso o che ho acquisito qui e li? Perché le altre ragazze che mi sembra mi “somiglino fisicamente” dicono di pesare 10 Kg meno di me? 

 

Fruga che ti fruga, studia che ti studia, alla fine la Scienza mi ha illuminato. Provo a puntare la luce anche su di voi!!

 

Per farlo voglio partire dalle parole di alcuni ricercatori dell’Università della California usate a commento del loro studio che ha indagato la capacità del BMI nello stabilire, preso da solo come unico parametro, se una persona è obesa o sovrappeso, o addirittura il suo stato di salute metabolico. 

 

Piccolo breve ripasso: BMI (Body Mass Index – Indice di massa corporea); si calcola dividendo il peso di un individuo per il quadrato della sua altezza.

 

Ecco cosa dicono: “usare l’indice di massa corporea come parametro isolato per definire uno stato patologico come l’eccesso ponderale (cioè il sovrappeso, ndr) o addirittura l’obesità non è corretto” (1). Ed inoltre: “Non solo il BMI classifica in modo errato 54 milioni di persone definendole malate, ma, viceversa, considera sani individui che non lo sono sulla base di altri parametri clinici” (1). 

 

Questo significa che se pure il BMI, da solo, non è in grado di dirci se quella persona è effettivamente in soprappeso o metabolicamente sana (ricordiamoci infatti che tutto gira intorno allo stato di salute generale, e non all’aspetto fisico derivante dalla eventuale presenza di un rotolino in più sull’addome), FIGURIAMOCI IL PESO SCRITTO SUL DISPLAY DELLA BILANCIA!!!!

 

Ma perché il peso non rispecchia l’essere o meno “in forma”?

 

Innanzitutto, l’indice di massa corporea (BMI) che viene utilizzato per una rapida valutazione dell’individuo, pur essendosi dimostrato un buon predittore di mortalità e morbilità, in realtà non discrimina tra massa grassa (FM) e massa magra (FFM) e non descrive la distribuzione corporea del grasso (viscerale o periferica), che sono invece i parametri più indicativi dello stato di salute generale.

 

La #composizione corporea ci permette di quantificare la nostra massa grassa e la nostra massa magra: queste due componenti non solo hanno una composizione differente ed una funzione differente nell’equilibrio generale del nostro organismo, ma PESANO anche in maniera differente. 

 

La massa grassa, infatti, pesa molto meno rispetto alla massa magra. Ecco perché non è detto che due individui di pari peso e altezza siano “composti” allo stesso modo: magari uno ha molto più tessuto adiposo dell’altro e viceversa, l’altro ha una percentuale di massa magra (muscolare) decisamente più elevata!

 

Ma vediamo più nel dettaglio di cosa stiamo parlando.

 

La #massa grassa rappresenta la massa lipidica totale del nostro corpo, ed è composta dai trigliceridi, dal grasso essenziale e dal grasso di deposito. Il grasso essenziale è immagazzinato negli organi principali, nei muscoli e nel sistema nervoso centrale, ed ha un ruolo fondamentale durante la gravidanza e le funzioni ormonali. Ecco perché nel sesso femminile è presente in una percentuale più elevata rispetto a quello maschile (rispettivamente circa 12% vs 3%). Il grasso di deposito è quello presente nel tessuto adiposo che a sua volta si trova nel sottocute, inter e intramuscolo, intorno ai principali organi e nella cavità toracica e addominale); in questo caso la differenza tra i due sessi si riduce sebbene resti sempre fisiologicamente più alta nella donna (15% vs 12%).

 

La #massa magra invece rappresenta circa l’80 – 85 % del peso corporeo ed è anatomicamente costituita da muscoli scheletrici e non scheletrici, tessuti magri e scheletro ma anche dall’#acqua intra ed extracellulare.Ovviamente anche la distribuzione del grasso fa la differenza. Il grasso viscerale, inteso come accumulo a livello addominale, è ormai noto essere un acerrimo nemico della nostra salute e ben più pericoloso di quello accumulato per esempio sui glutei. 

 

 

Metodi di valutazione della composizione corporea

 

Esistono vari metodi per analizzare la composizione corporea, i più utilizzati sono quelli indiretti, che comprendono sia l’#analisi antropometrica che si avvale della misura delle circonferenze, del peso e delle pliche che vanno poi inserite all’interno di formule predittive della composizione corporea (metodo doppiamente indiretto) sia l’#Impedenziometria che si basa invece sul principio della diversa conduzione elettrica dei tessuti al passaggio di una debolissima ed inavvertita corrente elettrica alternata in relazione al loro diverso contenuto di acqua e Sali minerali (maggiore nella massa magra che nella massa grassa) discriminandoli e ottenendone una più o meno approssimativa quantificazione in termini di #massa magra e #massa grassa. 

 

Esistono anche tecniche strumentali ben più sofisticate come TAC, Risonanza magnetica o DEXA che vengono generalmente riservate a casi particolari o all’area di ricerca. 

 

La scelta normalmente ricade tra le prime menzionate per la semplicità di ottenimento (seppur richiedano comunque un certo grado di esperienza) e riproducibilità. È ormai molto diffuso, tuttavia, anche l’uso dell’Impedenziometria che comunque deve essere eseguita attraverso strumentazioni certificate ed attendibili ma soprattutto deve essere interpretata dallo specialista. 

 

Lo specialista inoltre dovrà contestualizzare, calandole nel singolo individuo, le misure ottenute con una delle tecniche sopracitate, qualunque essa sia, e trarre le conclusioni circa l’eventuale diagnosi di sovrappeso, obesità, malnutrizione o (speriamo) buono stato di salute generale. 

 

In conclusione, è la composizione corporea a rappresentare il miglior indicatore di valutazione a breve e a lungo termine dello stato di nutrizione e di #salute dell’individuo. Non meno importante è la scelta del metodo che deve fornire un risultato valido, accurato e riproducibile nel tempo anche allo scopo di un adeguato monitoraggio soprattutto in corso di applicazione di piani alimentari, siano essi di mantenimento, dimagrimento, o incremento.

 

Giù dalla bilancia just like a REBEL

Ciao, sono la Dottoressa Mascia, se ancora non mi conosci clicca qui

Dottoressa Roberta Mascia

Dottoressa Roberta Mascia
Medico Specialista in Oncologia ed Esperta in Nutrizione

Scopri i nostri mealplan

 

 

 

 

Compila il form per ACCEDERE GRATIS AL CORSO REBEL RESTART

POSTI OCCUPATI
66%
Vuoi provare le nostre classi?

Iscriviti alla newsletter per sudare gratuitamente e sentire i tuoi muscoli tonici come un Rebel.