Perché non ti piaci? Cosa ti impedisce di apprezzare il tuo riflesso allo specchio?
E’ ora di dire basta alla paura del nostro corpo e delle false aspettative che non soddisfa.
Non solo, parleremo di essere e di fare, di esistere e di coraggio.
Perché l’unico modo per piacersi davvero è liberarsi dai falsi miti ed aspettative deleterie che succhiano energie dal diventare chi sappiamo di poter esprimere con il nostro potenziale.
Partiamo affrontando le convinzioni e atteggiamenti che ostacolano l’auto-accettazione e autocompassione per noi, che distruggono l’immagine positiva di noi stessi.
Ad esempio, è interessante notare che una volta stracciate dalla tua mente le credenze comuni, realizzi immediatamente quanto queste siano miti, creati con uno scopo spesso e tu finalmente, sarai in grado di fare enormi passi avanti nel tuo viaggio di auto-accettazione.
LA SOCIETà DELL’APPARIRE VUOLE CHE:
• Tu appaia rispettando certi criteri che si adattano alla tua età e sesso, che trovi rappresentati in figure irraggiungibili ed inesistenti, come modelli photoshoppati e “aiutati” da medicina e chirurgia estetica
• La tua esistenza sia perfetta per gli altri
• La tua immagine esteriore sia sottoposta al giudizio degli altri
• La tua immagine sia quanto più simile al trend che anche gli altri devono seguire
Il problema però non sono i trend, le mode o gli altri.
IL PROBLEMA è CHE TU ENTRI IN QUESTO TUNNEL LETALE NON RITENENDOTI ALL’ALTEZZA.
Adesso, non stiamo disquisendo sul pantalone a zampa o a palazzo.
Stiamo concentrandoci sul dover essere :
- magri
- giovani per sempre (manco Dracula)
- sempre impeccabili
- attenti nei confronti del giudizio degradante di un estraneo
- uguale a tutti gli altri che hanno rispettato i punti dall’1 al 4.
Adesso, io chiuderei il discorso qua, perchè inorridisco al pensiero che la nostra vita possa essere rovinata da queste credenze e miti comuni, IRREALI, ma siamo profondamente convinti che le pressioni alle quali veniamo sottoposti vadano attaccati e distrutti uno ad uno.
Desideriamo questo articolo ti faccia riflettere.
Mito n. 1: il tuo aspetto deve rispettare degli standard irreali e irraggiungibili
Vediamo migliaia e migliaia di immagini ogni giorno e la ricerca ha dimostrato che inconsciamente preferiamo i tipi di corpo che vediamo più spesso. Così, succede che siamo inondati da migliaia di immagini di corpi “perfetto”, che alla fine ci convince sia la stessa che debba appartenere anche a noi. Non abbiamo molta scelta come coi RAL quando devi tinteggiare casa. No No No. E’ quello il corpo. Slanciato, Magro, Definito.
Le immagini che vediamo ripetutamente sono per lo più donne giovani, bianche. magre, (ma non “troppo magre”), curvy (ma solo in “tutti i posti giusti”), ben vestite (firmate), senza alcuna disabilità visibile.
Ok, non apriamo una parentesi sulle modelle in età preadolescenziale che sponsorizzano creme antiage perché potremo uscire out of topic.. ma ci siamo capiti.
Questa definizione ristretta di come “dovremmo” apparire è così invasiva che è difficile non lasciare che plasmi la nostra auto-percezione. E ciò che è ancora più frustrante è che l’obiettivo che viene promosso qui continua a cambiare! Dalla super slim e iconica Kate Moss fino alle curve di Nikki Minaj o Kim Kardashian, passando per il super tatuato Stallone e super tatuato Adam Levine, il “corpo perfetto” è essenzialmente un bersaglio mobile. Ma mai particolarmente naturale.
Ti sei mai ritrovato a nasconderti dietro gli altri durante le foto di gruppo in modo da nascondere il tuo corpo “imperfetto”?
Se si, alla luce di quello che ci siamo detti finora: perchè? Perchè potresti effettivamente vivere in un corpo al quale presti maggiore attenzione e amore e non l’hai curato come avresti dovuto o perchè non è così: come quelli là??
Circondati di immagini di diversi tipi di corpo, età, abilità ed etnie.
Sui social media, inizia a seguire persone che FANNO cose che ammiri.
Smetti di seguire tutto ciò che abbassa la tua autostima.
Mito n. 2: La tua esistenza deve essere perfetta per gli altri
Riprendiamo il punto delle immagini dalle quali sei bombardato quotidianamente:
Noti che queste immagini riguardano solo l’aspetto di queste persone? Si parla anche di cosa stanno facendo? Fanno vedere anche il “backstage”, quello che c’è oltre lo scatto?
Se il loro unico scopo sembra essere semplicemente quello di avere un bell’aspetto, di fungere da decorazione, stacca il 5g, wifi, antenna o tappa gli occhi.
NON TE NE FREGA NULLA DI VEDERE QUANTO VOGLIA APPARIRE (O VOGLIANO FARE APPARIRE) PERFETTO MARIO ROSSI.
In tutti questi scenari, le apparenze esistono per compiacere gli altri piuttosto che semplicemente per vendere agli altri.
Durante un qualunque giorno la maggior parte delle persone ricoprirà ruoli multipli: madre, marito, sorella, boss, collega, imprenditore, attivista, amico, ecc.
Troppo spesso ci stressiamo nel cercare di ricoprire tutte queste figure puntando alla perfezione in ognuna, senza concentrarci sull’interpretarle semplicemente essendo noi stessi. O almeno cerchiamo di apparire perfetti mentre ci dimeniamo tra i mille ruoli, senza ovviamente esserlo mai.
A volte invece addirittura ci riusciamo e nonostante ciò ci colpevolizziamo per non aver fatto di più.
MA CHI TI HA DETTO CHE DEVI APPARIRE PERFETTO PER RICOPRIRE IL TUO RUOLO NEL MIGLIORE DEI MODI?
Molte donne ad esempio lottano per impegnarsi nella cura di sé stesse senza sottrarre tempo a ciò su cui credono di doversi concentrare (ad esempio TUTTI i ruoli sopracitati che includono relazioni, socialità, lavoro, famiglia ecc). Ma mettere le proprie esigenze in primo piano nella lista delle priorità diventa un lusso per queste persone, un atto di coraggio. Una SPA nella giungla.
E si, in effetti lo è. Ci vuole tempo per interpretare tutti i ruoli e il tempo è la vera ricchezza.
La pretesa di esserci anche noi nei nostri affari da gestire è un lusso.
DOBBIAMO TUTTI ARRICCHIRCI DI QUESTE PARENTESI DI TEMPO.
Non per apparire, ma per essere. Non per far vedere che lo facciamo, come ci si aspetta da noi che riusciamo a trovare un modo per poi condividerlo e dimostrarlo, MA PER FARLO E BASTA.
Perché ricordati bene che la reale “cura di sé” non è solo bagnoschiuma e pedicure!
Il lusso di prenderci del tempo per noi implica impegnarsi in attività o pratiche che aiutano a ridurre o gestire lo stress, come allenarti, meditare, leggere, riflettere, dedicare del tempo nel preparare i tuoi pasti e prenderti a cuore la tua salute emotiva, mentale e fisica cominciando a contare davvero nella tua agenda.
Mito n. 3: La tua immagine esteriore può essere sottoposta al giudizio degli altri
Scrutinio e dibattito
Questo è routine! A volte è anche abbastanza plateale, come essere fischiate per strada (cosa che accade a circa l’81% delle donne che dovrebbero sentirsi onorate da cotale apprezzamento). La cosa peggiore è che questa è la faccia della medaglia felice del giudizio altrui.
Già, questo è un mondo in cui succedono queste assurdità.
Ma spesso lo scrutinio seguito da sentenza è più sottile:
“Oh no, non dovrebbe davvero rindossalo alla sua età!” o “Sei troppo magra! Non hai bisogno di allenarti!” o ancora “ma come sei fissato, io non mangio quella roba da ruminanti nemmeno se mi pagano!” …. ti viene qualcos’altro di simile? AH SI: se sei stata incinta, ti è mai capitato qualcuno ti toccasse la pancia senza permesso e leggesse subito il futuro mentre tu rabbrividivi sentendoti a tu per tu con Esmeralda la cartomante senza averlo mai desiderato?
Ecco, però adesso passiamo al lato più importante.
Questi giudizi amatoriali sull’essere te stesso non richiesti TI HANNO MAI CONDIZIONATO E PORTATO A CAMBIARE LA TUA NATURALE PROPENSIONE E INTEPRETAZIONE DEI TUOI RUOLI DI TE STESSO?
Hai mai smesso di indossare un capo che amavi perché qualcuno ha fatto un commento infelice a riguardo? La gonna era troppo corta?
Lascia che ti dica una cosa.
A meno che quella gonna non sia abbastanza corta da farti una ceretta brasiliana senza doverla sollevare NON è VERO CHE è TROPPO CORTA.
Potrebbe essere che scateni invece emozioni di gelosia, possessività, invidi invece che essere troppo corta, da parte di chi non ha ancora imparato ad interpretare il proprio ruolo di compagno, amica, o sconosciuto-che-scusa-la-tua-opinione-sinceramente-devo-scegliere-se-umido-o-indifferenziato ?
SE METTI IN DISCUSSIONE TE STESSO, COSA CHE VA BENISSIMO, DEVI PERò ESSERE EQUO E METTERE IN DISCUSSIONE ANCHE I GIUDIZI CHE FANNO TRABALLARE LA TUA SELF CONFIDENCE.
Per quanto sia comune sentire commenti costanti sui corpi, specialmente delle donne, non dovremmo
normalizzare questo comportamento.
Puoi sfidare la convinzione che tu sia soggetto al pubblico esame facendo due cose.
Per prima cosa, prova a svolgere le attività che desideri ignorando ciò che tutti gli altri vanno
dicendo – perché non sono affari loro.
Sapevi che la ricerca del Dove Global Beauty 2016 ha rivelato che il 79% delle ragazze e l’85% delle donne hanno rinunciato a eventi importanti della vita perché temevano di non farcela, scoraggiate da opninioni poco incoraggianti.
In secondo luogo, astieniti proattivamente da fare combriccola con questi commenti a tua volta.
BE THE CHANGE. Queste conversazioni sono così comuni che puoi facilmente dimenticare quanto siano dannosi per il prossimo. Quindi se ti sorprendi a fare un commento poco felice, anche su te stesso fermati e ricorda che è una pratica dannosa. Se fai parte di un gruppo che fa questi commenti, dì qualcosa, o vattene, dissociati.
CI VUOLE CORAGGIO A PIACERSI
Mito n. 4: La tua immagine deve essere quanto più simile al trend che anche gli altri devono seguire
A partire dalla tenera età, le donne hanno l’idea che dovrebbero essere “signorile” – qualunque cosa significhi. Non dovremmo rompere troppo gli schemi (o scatole) perchè verremo etichettati come “difficili”. Se non ti piace la musica che ascoltano tutti, se non mangi al sushi che scelgono tutti, se non sei un animale social come tutti…. Sei diverso. E questo ha un accezione negativa. Non è un lusso anche questo, dedicarti a quello che ami, è quasi un atteggiamento deviato.
Perchè? Per chi? Embè?
Non sei te stesso per occupare spazio, sei te stesso per essere chi sei e solo tu puoi saperlo.
Cambia registro, reagisci.
Quando ne hai l’opportunità, parla di quello che ami fare anche se sei l’unico a farlo.
Se sei in ufficio e sei l’unico fit
A non esiste un problema
B non sei un problema
C il problema è che essere fit è una necessità e non una moda
La tua voce merita di essere ascoltata, soprattutto se fuori dal coro.
Se provi a mettere in pratica tutte queste strategie non solo imparerai a piacerti per chi sei già OGGI, ma proverai sulla tua pelle come ci si sente ad esercitare il potere decisionale sulla propria esistenza, senza pretendere di usurpare quello di qualcun altro o permettere di lasciarsi usurpare il proprio.
Conclusioni
Mentre sfidare i 4miti può creare disagio all’inizio, cambiare il proprio comportamento e i processi di pensiero farà un’enorme differenza nel tuo viaggio verso un’immagine corporea più sana.
Usa questi consigli come strumento che possiamo usare per guadagnare libertà!
Sviluppare una relazione più positiva con il tuo corpo e il tuo essere ti aiuterà anche diventa un modello positivo per gli altri intorno a te! Riesci a immaginare l’impatto che puoi avere aiutando non solo te stesso ma anche che ti circonda?
Quell’effetto a catena può essere molto potente!
BE THE CHANGE
Non esitare a contattarci.
Siamo qua per te.
Piacere, sono Edel, la tua Personal Trainer e cuoca provetta di fiducia 😉