Risposta insulinica individuale:

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Colazioni sane

Oggi vi presentiamo con questo articolo sulla risposta insulinica individuale la Dottoressa Roberta, nostra esperta in nutrizione di fiducia.

Le abbiamo chiesto di trattare un tema molto importante che rende difficili le giornate a tutti: cali di concentrazione, di energie e senso di spossatezza improvvisi.

Perché ci succede? continua a leggere

Hai mai quella sensazione di vera e propria fame a distanza di poco tempo dalla colazione?

..magari proprio dopo un bel cornetto e cappuccino al bar che ti ha dato così tanta soddisfazione?

Oppure ti capita mai di avvertire sonnolenza o pensiero lento dopo pranzo?

Ebbene, non hai nessun disturbo patologico!! Ed inoltre, non sei il solo!! Semplicemente, è possibile che tu abbia avuto un picco glicemico rapido ed elevato (colpevole della sonnolenza o del pensiero lento) a cui è seguita un altrettanto rapida discesa dei valori glicemici nel sangue (colpevole invece del senso di fame intensa) per via dell’elevata secrezione dell’ormone #insulina. Questi fenomeni sono generalmente causati dall’assunzione di pasti particolarmente ricchi o composti esclusivamente di #carboidrati, oppure ancora dall’assunzione di cibi ad elevato #indiceglicemico. Ma l’aspetto più interessante di tutti è che ognuno di noi risponde in maniera differente ai carboidrati, perché ogni individuo ha una #rispostainsulinica tutta sua! Ecco perché invece ad alcuni un croissant a colazione sfama per tutta la mattina, ed un piatto di pasta a pranzo da la carica!! 

Indice glicemico e carico glicemico

La quantità di insulina prodotta dopo l’assunzione dei carboidrati dipende dal tipo e dalla quantità di zuccheri presenti in undeterminato alimento, in altre parole dall’#indiceglicemico e dal #caricoglicemico: minore sarà la quantità di insulina prodotta, più lento sarà l’assorbimento degli zuccheri da parte delle nostre cellule e quindi la discesa della glicemia nel sangue, che si tradurrà in un senso di sazietà più lungo e assenza di tutti i fastidiosi sintomi già descritti.

Perché scegliere carboidrati a basso indice glicemico?

Come la risolviamo? Semplice, utilizzando carboidrati a basso Indice glicemico, nella giusta quantità che fa per noi, associandoli sempre ad una buona quantità di fibra, e magari anche grassi e proteine, che rallentano la digestione degli zuccheri. Un esempio?

Colazione: toast con pane di segale ben farcito (per la versione dolce con ricotta vaccina e marmellata light, per la versione salata con albumi strapazzati e burro di arachidi o avocado mousse)

Pranzo: piatto unico con pasta integrale, broccoli, limone, pinoli e merluzzo

E tu di quale partito sei? Se anche tu sei del partito “fame da lupi improvvisa” o “colpo di sonno davanti al pc”, seguici per scoprire come evitarlo!

Roberta Mascia

Dottoressa Roberta Mascia
Medico Specialista in Oncologia ed Esperta in Nutrizione

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